Cosa fare la Vigilia di Natale

Come accennavo nel vecchissimo post precedente, a sto giro vi spiego meglio la faccenda dei cannoli.

Tutto cominciò grazie al seguente losco figuro


Naturalmente questa è una immagine di repertorio: a gennaio chi vuoi che vada a giro così? Tranne me che ho sempre caldo intendo.
Insomma, il ragazzo di cui sopra si chiama Jean. Siamo amici non dico da sempre, ma di sicuro siamo amici dall'età in cui le amicizie iniziano a contare sul serio. Senz'altro essere amico mio non depone a suo favore e si meriterebbe il carcere duro, però di cazzate se ne fanno tante in vita e lui ha scelto questa.
Insomma, si avvicina il Natale. E' di molto ma di molto freddo. Ciò nonostante mi avventuro per Prato alla ricerca di un regalo utile per sto ragazzaccio malefico. Trovo il regalo. Il più è fatto direte voi. Macché, il casino è darglielo il regalo! Questo non c'è mai: tra il postino, il nuoto, passa a salutare quello o quell'altra, le cene prenotate con mesi di anticipo o fiRmini aiccine, non lo becchi mai con un minuto di tempo libero. Praticamente telefoni a casa sua e prendi l'appuntamento fra tre mesi. Per bere un birrino insieme a Pasqua del prossimo anno fissa entro maggio di questo, se no è già occupato. Se facesse il Presidente degli Stati Uniti avrebbe molti ma molti meno impegni. Insomma non c'è mai. Io avevo il su regalo a casa e non c'era verso di beccarlo. Gli mando un sms per dirgli che il regalo glielo mandavo per posta. Lui mi chiama subito (dopo tre ore, ma considerando il soggetto è subito) e mi fa:"Senti, ma stasera che fai?" Io lì per lì pensavo ad una cosa tipo si va da qualche parte e poi ci si scambiano i regali. Macché, sie. Lui è da un su amico pastaio (pastaio di pasta fresca non dolci e roba varia), dice se passo di lì almeno ci si saluta. OK. "Però ormai passo dopo cena" "Sì sì non c'è problema". Alle 21 busso alla porta del pastaio.




Tranquilli, poi non è diventato un film horror né tantomeno splatter. Quella che vedete è la macchina che fa i tortellini. La mattina c'era finito un pezzettino di carta, e per toglierlo un ragazzo aveva ben pensato di non fermare la macchina e di rufolarci con un coltello. Praticamente è venuta fuori la spada nella roccia. Io non so se Artù è arrivato nel frattempo. Di sicuro alla vigilia di Natale la scena era questa.
Dalle 21 alle 23 e qualcosa sono stato lì con Jean e il padrone del negozio, un ragazzo veramente simpatico. Lo so che casomai uno per la vigilia vorrebbe rivestirsi e andare a fare il figo in qua e in là per poi partecipare alla messa di Natale e controllare se ci sono ancora le ragazze di una categoria in via di estinzione, le passere insomma. Però io penso che il Natale sia bello quando lo passi con le persone che ami. E per stare con una persona che ami ti metti a far due cannoli ridendo e scherzando più che volentieri. Tra l'altro l'odore di noce moscata e ricotta è una libidine mostruosa.

Fatto sta che è stato veramente bello starsene lì, a fare una cosa che in vita mia non avevo mai fatto (fare i cannoli intendo, a dire cazzate ormai sono avvezzo) con una delle persone più importanti che conosco, nonché un inquilino in pianta stabile del mio cuore.

Il Natale del 2007 me lo ricorderò per tanti motivi bellissimi. Uno è questo senza dubbio.

Commenti

leo ha detto…
la prossima volta invece di fare cannelloni perchè non fate tagliatelle?
nel caso vengo anch'io!
William ha detto…
Dice che la tagliatella non va più come una volta...

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