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Visualizzazione dei post da gennaio, 2008

Datore di lavoro

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Si conclude momentaneamente la carrellata di foto del gruppo, almeno finché lo svizzero non si deciderà a produrre sia la sua che quella del nuovo sbattero. Nella foto a seguire è ritratto Fabio detto Barabba ma soprattutto SUPER. L'imago è stata scattata proprio l'attimo successivo alla seguente frase: "Allora io, dopo 16 ore a caricare divani sul camion, farei festa". Come vedete il suo capo non è tanto favorevole alla riduzione delle 20 ore di lavoro quotidiano e riconduce lo scansafatiche a più miti opinioni. Si parla tanta di sfruttamento dei bambini pakistani, ma chi ci pensa ai cantanti italiani? Se sei francese e hai comprato un divano rustico dall'Italia sappi che hai sulla coscienza il Super!!!

Rispolverando l'audioteca

Effettivamente il titolo fa schifo, però fa anche chic, sicché si tiene bono questo. Io non so quanti di voi abbiano in simpatia gliuddue (U2 per i non pratofili). A me personalmente m'hanno intrippato parecchio fino a Zooropa (grazie Tonno malefico per avermeli fatti conoscere). Dopo li ho persi d'orecchio, anche perché ho faticato parecchio a riconoscerli in questi tizi con i capelli tinti, con Bono mistico di facciata che compra tutto quello che c'è verso comprare grazie ai fatturati delle sue holding. Eppure c'è stato un tempo in cui non erano patinati, che erano crudi, taglienti e porcaputtanagnuda rock. Ma quel rock che parte dal pisello, si carica il cuore in spalla e ti scoperchia il cranio. Non il rockettino patinato da copertina che va di moda su MTV, roba bella tosta che sa di strada e puttane da dopo concerto. C'era il viaggio e la pausa per togliersi la sabbia dalle scarpe. C'era tutto quello che volevi e anche di più, perché prima di loro nemmeno s

Love is growing

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Questo post è per la famiglia nella famiglia dei John Stravolta. Cos'abbiano da ridere, contornati da così tanti loschi figuri, non si sa. C'è chi dice che sia perché sono innamorati, e quando uno è innamorato ha tutto, c'è chi dice che ridono perché sono incoscienti, e allora non si rendono conto della teppa che li circonda, c'è chi dice che ci sia dietro un segreto più segreto del segreto di Fatima. Fatto è che se la ridono e fanno bene.

Spleen

La parte più difficile è sopravvivere a se stessi. M'è tornato il cannibalismo del buon vecchio autolesionista. Mangia mangia mangia mordi mordi mordi non si ingoia, si passa per la bocca per il puro piacere di sputarlo. Due birre sono un mare molto più vasto di quello che sembrano, ti portano a pensare che tempo ce ne vuole per berle, ma non ne devi perdere troppo, altrimenti si scaldano. La mano tiene ma scalda. Non si beve con la cannuccia. Per dio ci vuole nerbo e disciplina, tira su metti giù. Un dito parte da fuori i pantaloni, l'han fatto in tanti, ma non ti sorprenderebbe nemmeno un pisello che scappa fuori. Ci sono più cazzi di quelli che servono, per non parlare dei coglioni. Si torna sotto, spingi e sputa, gli orecchi sono il solo limite: se non passano quelli tira indietro la testa. Ma se sei entrato di piedi allora amico mio sei Dumbo. La domenica dovrebbe essere fatta per fare altro che spargere la mente come mercurio liquido, schizza sulle dita come argento vivo,

Delusione e giramento di coglioni

Prato, Village People e gli Stravolta

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Chi ci ha visto dal vivo lo sa, siamo la miglior disco band sulla piazza. In questo caso s'era proprio in Piazza, quella del Duomo a Prato. Il fatto che si suonasse all'aperto, senza biglietto da pagare, ha fatto sì che i Village People venissiro a sentire com'è che va fatta Y.C.M.A. Voi non ci crederete, ma sti village sono dei tirchioni esagerati, si fanno fare sempre lo sconto comitiva, altrimenti si presenta uno solo se c'è da pagare il prezzo pieno. Come potete vedere la Chiara è visibilmente soddisfatta dall'esito delle ripetizioni canore, tant'è vero che poi i Village People poterono esibirsi su Raiuno durante una tramissione di Carlo Conti, cantando dal vivo. Ma ovviamente senza gli esiti meravigliosi che solo noi John Stravolta sappiamo ottenere. Piccolo quiz: qual è l'intruso tra le fila dei Village People?

Continua la carrellata

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Oggi tocca al Cubano della Catena di Quarrata. Qui è ritratto mentre parla dell'importanza delle conga e dei timbales nei ritmi latini. Il giovane discepolo poi avrebbe fatto ben altro in vita sua perché la presenza del timbaleiro quarratino era troppo ingombrante e l'avrebbe lasciato in ombra. Soy cubano soy popular

I sogni son desideri

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Lo Svizzero quest'anno ha fatto a noi del gruppo un regalo inusuale ma che io ho gradito moltissimo: delle foto che ci ritraggono con personaggi famosi. Abili fotomontaggi intendiamoci, non è che uno si mette appostato sotto casa della Arcuri per farsi fare una foto da Stefano e poi torna a casa senza aver dato un morso al culo della Manuelona nazionale. Però per evitare denunce etc Stefano ha optato per il duro lavoro chiuso in camera. E così, una dopo l'altra, sono nate queste immagini regalo. Quella realizzata per me è veramente graditissima. M'ha letto nel cuore, o forse bastava il titolo del blog, e ha tirato fuori un capolavoro. L'originale è stata scattata alla Consuma la scorsa estate. Lo mia espressione dice chiaramente che sono in "Ecstasy", e chi meglio del Tricheco dell'AmMmore poteva capirlo? Barry, quanto mi sarebbe piaciuto suonare con te nella tua Love Orchestra. E' uno tra i miei sogni ricorrenti, o meglio, è uno dei miei sogni ad occh

Cosa è successo sabato al Keller

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Vi siete persi la più grande disco love sex-machine band sulla piazza. Chi c'era può confermare. A breve nuove date. Stay tuned. Ah, per chi avesse dei filmati, passatemeli che tra un po' arriva il sito dei John Stravolta. Per la foto ringrazio il Balli, al quale l'ho fregata pari pari dal blog. Riciuuuuuuuuuuuuuuups

Cosa fare la Vigilia di Natale

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Come accennavo nel vecchissimo post precedente, a sto giro vi spiego meglio la faccenda dei cannoli. Tutto cominciò grazie al seguente losco figuro Naturalmente questa è una immagine di repertorio: a gennaio chi vuoi che vada a giro così? Tranne me che ho sempre caldo intendo. Insomma, il ragazzo di cui sopra si chiama Jean. Siamo amici non dico da sempre, ma di sicuro siamo amici dall'età in cui le amicizie iniziano a contare sul serio. Senz'altro essere amico mio non depone a suo favore e si meriterebbe il carcere duro, però di cazzate se ne fanno tante in vita e lui ha scelto questa. Insomma, si avvicina il Natale. E' di molto ma di molto freddo. Ciò nonostante mi avventuro per Prato alla ricerca di un regalo utile per sto ragazzaccio malefico. Trovo il regalo. Il più è fatto direte voi. Macché, il casino è darglielo il regalo! Questo non c'è mai: tra il postino, il nuoto, passa a salutare quello o quell'altra, le cene prenotate con mesi di anticipo o fiRmini aic

Febbre del Sabato Sera

Altro che omonimo film, ho la febbre e la cosa mi sfava abbastanza. Potrei parlare di Harry Potter che è uscito oggi in versione cartacea in italica lingua, potrei parlare dell'ultimo dell'anno, potrei parlare dei propositi per il nuovo, potrei potrei potrei. Ma non mi va. Grazie alle foto di Jean al prossimo giro vi parlerò della mia esperienza di cannellonaio. A sto giro invece solo un po' di insofferenza. Però, dato che il blog si intitola anche pane, amore e Barry White, è giusto che vi lasci con qualcosa di amorevole che ben renda l'idea dell'agone passionale che si combatte in una stanza. E' roba di Prevert, si va sul sicuro insomma ALICANTE Une orange sur la table Ta robe sur le tapis Et toi dans mon lit Doux présent de la présent Fraîcheur de la nuit Chaleur de ma vie Un' arancia sulla tavola il tuo vestito sul tappeto E nel mio letto tu Dolce presente del presente Freschezza della notte Calore della mia vita.