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Visualizzazione dei post da novembre, 2007

Christine, la macchina infernale

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Gran bel libro di Stephen King, non c'è che dire. E fino a venerdì mattina pensavo fosse solo un gran bel libro. Poi succede l'imprevedibile. Non ero preparato a ciò. Per niente. Stavo passando per via del Campaccio, proseguo sotto il ponte che ti porta al semaforo di via Filzi e sento la macchina che vibra forte ed emette più rumore del solito. Penso subito "Ho bucato la marmitta" e la mattina mi pare iniziare male. Però poi il rumore mi pare diverso, non è il classico rumore stubato. E' un ruggito. Un rumore cattivo. Continuo a non capire. Poi mi cade l'occhio su un particolare Il numero della bestia! Doppio per giunta. 666666. Vi direte voi: ma se di 6 ce ne sono solo cinque, dove lo vedi il sesto? Semplice cari miscredenti miei: guardate l'orologio. 8:38. Ora, come da cabala, i numeri pari si sommano e i dispari si tolgono. Quindi 8+8=16-3=13. Vi vedo che ridete, aspettate ancora un momento. Siamo a 13, numero comunque sfortunato, a tavola, in 13, il

Frasi da aperitivo

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Ho sempre avuto il gusto per la frase. Una fila di parole, anche stupide, messe bene in fila, voce giusta, atmosfera e zac, hai coniato la frase da Nobel. La frase può anche essere intelligente, intendiamoci, anzi, meglio se lo è, che comunque è sempre auspicabile dire cose intelligenti. Però, confidando sul fatto che il tuo auditore/auditrice comunque sia tenderà ad interpretare nel modo migliore, o quantomeno nel modo che abbia un senso, la frase ben recitata, ecco che l'intelligenza diventa un optional. Ma dove si può mettere in scena questo culto pagano per la frase? Ultimamente alla buona vecchia uscita da pub si sta sostituendo l'incontro con in ciucio nel locale figo durante l'aperitivo. E' un rituale che si sta imponendo sempre più. E la frase giusta, quando sei in piedi, in mezzo alla gente, ti risolve una serata. E' importante immaginare la scena. Voi due. Intorno c'è tutto il mondo che vi scorre addosso. E' come essere su uno scoglio durante una m

Lo spaccacuori : attenzione!

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Non mi addentrerò in una critica di un film godibile ma nulla più. Voglio solo avvertire coloro che sono sensibili ad alcune tematiche di evitare di andare a vedere questo film. Infatti in esso, la protagonista bionda, attrice svedese, viene costretta a profferire la seguente frase:"Facciamo il cavatappi svedese?", intendendo con essa una postura amorosa ardua da applicare. Questa battuta rivela una comicità triste basata su stereotipi, mentre noi tutti ben sappiamo quanto sia lontana la realtà svedese da questo populismo cinematografico. Se vi sta a cuore la Svezia non andate a vederlo, rimarreste giustamente indignati. Consiglio invece una bella serata davanti al camino a mangiare carne di renna e leggere l'ultimo catalogo dell'Ikea, anche solo per impratichirsi con i nomi dei comodini, degli armadi o degli scaldabagni.

Iniziare a fumare a 30 anni

Il Balli ci dimostra come, non avendo un cazzo da fare, si possa iniziare a fumare anche a 30 anni. I ragazzi, a 13 nei cessi della scuola, sono più disinvolti. Commento? Non s'affronta. S'apre però a sto punto un sondaggio: ma lo fa per darsi un tono o solo per fare l'ennesima coglionata? Ha ragione fin da subito chi dice la seconda. Ma soprattutto, dovrà cambiare la frase da "Let's go to win" a "Let's go to smoke"? Lo scopriremo solo vivendo. Fino ad allora mi raccomando, plima tilale collo

Addio blog di Puccio

Tolgo il link al suo blog. Ciò non toglie che ci possiate andare lo stesso se ve lo ricordate, ma attenti a parlare solo di Svezia e con tono da guida turistica, altrimenti si offende. Ecco la mail di diffida e a seguire la mia risposta " Cari amici, ho riflettuto abbastanza prima di scrivervi questa e-mail. Vorrei dirvi che mi dispiace ma che ho intenzione di continuare a cancellare i vostri interventi dal mio blog, proprio come ho iniziato a fare in questi giorni. Il mio blog è nato per parlare della Svezia con altre persone che hanno i miei stessi interessi, e non è nato per farmi prendere per il culo per le passioni che ho e che coltivo o per far cazzeggiare voi. Capisco che voi facciate tutto questo "per ridere", ma preferisco che mi prendiate per il culo di persona invece che sul mio blog. In questi giorni mi sono reso conto di non trarre più piacere dallo scriverci per il fastidio di dover evitare le vostre frecciatine o battutine. E il blog è un piacere

Buona domenica a tutti. Con frase

Qualche tempo fa, cioè settembre, il buon vecchio Balli mi ha mandato un sms. Me ne manda tanti a dire il vero, anche perché s'ha la Tim Tribù e si paga 1 centesimo e rizzati. Fatto sta che era ad un concerto di Vecchioni e m'ha rigirato una frase che il buon vecchio professore milanese ha condiviso con il pubblico. Io nutro una profonda venerazione per quell'uomo, riesce a dire cose immense con una delicatezza che non ci si crede, sa essere profondo, sa spingersi più in la usando parole normali, piccoli dettagli che trasudano significati belli e intensi come un profumo. Vi lascio la frase. Voi intanto scoprite Vecchioni se non lo conoscete. In amore si può essere anche da soli, l'amicizia si fa sempre in due

Ciao Enzo!

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Se n'è andato (spero in culo a Berlusconi) Enzo Biagi. Lo voglio ricordare con l'editoriale della prima puntato di RT, andata in onda il 22 Aprile di quest'anno. Una data prossima al 25 Aprile, e non per caso. Buonasera, scusate se sono un po’ commosso e magari si vede. C’è stato qualche inconveniente tecnico e l’intervallo è durato cinque anni. C’eravamo persi di vista, c’era attorno a me la nebbia della politica e qualcuno ci soffiava dentro… Vi confesso che sono molto felice di ritrovarvi. Dall’ultima volta che ci siamo visti, sono accadute molte cose. Per fortuna, qualcuna è anche finita. Ci sono dei momenti in cui si ha il dovere di non piacere a qualcuno, e noi non siamo piaciuti. Vi dico subito che il nostro programma, RT, si ispira ai fatti che accadono ogni giorno. Cercheremo di raccontare la vita di tutti. Personalmente sono convinto che quello che manca agli italiani è la speranza. Ricominciamo. Posso fare soltanto una promessa. Mia madre, terza elementare, mi

Parental Advisory: Explicit lyrics

Quelle quattro paroline che si leggono sui cd non hanno un gran significato da queste parti, dato che 3/4 della popolazione italiana ignora qualunque cosa non sia il proprio dialetto, figuriamoci sapere l'inglese e per di più se sei di Tobbiana. Però ste parolette, che ad oggi sono un ottimo viatico per vendere di più, dato che il proibito attrae sempre, esistono grazie ad uno degli artisti che preferisco in assoluto, Prince. Ma andiamo con ordine. E' il 1984, l'anno di Purple Rain. Album stravendutissimo, film che lancia il culto di Prince, il genietto di Minneapolis. Oscar per Purple Rain. Insomma, l'84 è un grande anno oltre che per i Van Halen anche per lui. Una ragazzina si sta sparando il vinile a tutto foo in camera sua. Volume alto e canta. Passa la mamma. Normalmente non succederebbe nulla da queste parti, tanto la mamma mica sa l'inglese e di sicuro sta passando l'aspirapolvere mentre canticchia "Rose Rosse", oppure qualcosa di Albano e Romin