Tutti quelli che passano e lasciano un commento ovviamente. Per quelli che passano e basta, non c'è nemmeno da ciucciarsi i diti
Frenesia
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Questi giorni sono veramente da fucilata. Niente di assurdo, ma come al solito faccio fatica a starmi dietro. Stasera quando torno dalle prove guardo di ritagliarmi mezz'ora per aggiornare a modo questo blogghe.
c'è una domanda che mi pongo sempre più spesso: facendo il conto che nella vita non fai un benemerito cazzo mi chiedo appunto quali siano i tuoi molteplici impegni... più ci penso e più non me ne viene in mente...via dammi una imbeccata che così evito al mio cervello di pensarci troppo!!! baci cirillosi...
Più che altro a sto giro ho avuto parecchio da fare per suonare domenica scorsa, il dopo è abbastanza volato con i lavori che sto facendo di falegnameria... ma è una storia lunga. Comunque domani aggiorno.
Perché Prince è Prince sottotitolo: e noi non siamo un ... Tra i miei eroi dell’infanzia che si sono ritagliati uno spazio nel mio immaginario e lì son rimasti, in bilico tra cuore e devozione assoluta, c’è Prince. Il primo ricordo folgorante che ne ho è indissolubilmente legato al video di Kiss: sempre la tv della cucina, VideoMusic a fare da sottofondo alla colazione, guardo i biscotti che annegano nel latte e puff, alla tv sento uno stacco insolito, un verso gutturale, un basso che pompa le basse e questo nanetto a torso nudo che canta in falsetto con una DONNA, incredibile dictu, a suonare una chitarrona bianca. Big bang, epifania, quello che volete, ma lì ho capito cosa significhi muoversi sotto comando di un ritmo che ti impedisce di stare fermo. Certo, in seguito avrei capito tante cose: che nella canzone il basso non c’è ma che al suo posto c’è un sintetizzatore che pompa, che all’epoca la cosa era insolita, talmente insolita che nell’ambiente musicale questo arrangia...
Questa sarebbe la teglia di lasagne che cito nel mio profilo. Mi sono detto:" Se devo mettere una foto a modo, mettiamoci una bella sgnacchera". Anche se imbronciata, mi pare che renda l'idea...
Ovvero come partire con una frase che pare giapponese ma non lo è (o forse sì) Approfitto di una domenica che scorre in stand by e del sottofondo di Capossela per affrontare un tema che mi sta particolarmente a cuore: perché sono sempre felice. C'è subito la prima spiegazione, breve, fulminea che sicuramente qualcuno approverà: perché non capisco un c@zzo . La mancanza di comprendonio sicuramente facilita la felicità. Può essere davvero un ottimo motivo e pertanto per chi ritiene che il quid del contendere sia tutto lì può passare direttamente ad altro. A me piace pensare che sia un po' diversa la cosa (anche solo per amor proprio diciamo). Procediamo innanzitutto definendo cos'è la felicità. Per me la felicità è fare quello che ci far stare bene, ci fa sentire vivi, godersi il momento, le piccole e grandi gioie della vita. Assaporare il buono anche minimo che si può trarre da ogni singola cosa, interiorizzarla e trarne poi forza. La felic...
Commenti
ahah auguri fava.
più ci penso e più non me ne viene in mente...via dammi una imbeccata che così evito al mio cervello di pensarci troppo!!!
baci cirillosi...
cazzo vai a fà i turni a Comeana...occodddio!!!!
le famose seghe a nastro!
e basta dillo cazzo!